PROGETTO

“Da piccolo quando qualcosa non mi andava bene, sbattevo le porte; poi ho iniziato a protestare attraverso i miei libri”. Così si è raccontato Armin Greder incontrando i ragazzi delle classi terze della sc. sec. di I grado, martedì 10 ottobre, nell’auditorium del nostro istituto. Poche parole ma incisive. Così come i suoi disegni che con tratti rapidi ed espressivi rappresentano storie di ingiustizie, discriminazioni, disumanità. Un mondo di fronte al quale un animo sensibile non può proprio restare in silenzio.

Il famoso illustratore, che abbiamo avuto il privilegio di ospitare grazie alla mediazione della libreria Libriamoci di Bitritto, accompagnato da Paolo Cesari di Orecchio Acerbo, ha dialogato con i ragazzi rispondendo alle loro domande e curiosità in modo semplice e diretto. Abbiamo così scoperto che nei suoi libri spesso sono le immagini a dettare le parole: costruiscono la narrazione esattamente come fanno gli attori a teatro. Ci ha detto che usa poco i colori perché il mondo che racconta è grigio; che L’isola, forse la sua opera più famosa, all’inizio era considerata impubblicabile perché non adatta ai bambini - Ma io descrivo la realtà così com’è e non come dovrebbe essere - ha spiegato. E poi ci ha accompagnato attraverso la lettura delle tavole che più hanno impressionato gli studenti, dagli omaccioni che “raccolgono” lo straniero con i loro forconi del già citato L’isola, passando per i corpi martoriati dai pesci di Mediterraneo o per le suggestioni tratte dai disegni di Diamanti, Gli stranieri, L’eredità, fino ad arrivare all’ultima pubblicazione Notiziario, un crudele affresco che smaschera l’ipocrisia e l’inconsistenza dei Paesi occidentali.

Che potere narrativo hanno quelle immagini: sono in grado di spingere il pensiero, di interrogarlo, di farlo andare oltre squarciando ombre e apparenze. Un susseguirsi di impressioni, domande e connessioni che si rinnovano ad ogni lettura come i ragazzi stessi hanno mostrato durante il lavoro in classe di preparazione all’incontro.

Alcune delle loro riflessioni hanno preso la forma di recensioni che abbiamo pubblicato nella pagina di ottobre del nostro giornale on line La Repubblica delle parole. Questo il link https://sites.google.com/view/la-repubblica-delle-parole/home-page/ottobre-2023