PROGETTO

Giornata mondiale per la consapevolezza dell’Autismo

25 Aprile 2023

In occasione della “Giornata mondiale per la consapevolezza dell’Autismo”, il nostro Istituto, avvolto sotto un unico colore, il BLU… “tinta enigmatica”, capace di risvegliare il senso di “sicurezza” e il bisogno di “conoscenza”, ha aderito alla settimana di sensibilizzazione proposta dal MIUR sul tema dell’Autismo. I tre ordini di scuola si sono confrontati sull’aspetto della libertà e del diritto di essere accolti nella propria diversità, elemento che coinvolge tutti gli alunni e le alunne a prescindere da quale sia la propria unicità. Tutti si sono cimentati in molteplici attività diversificate mediante un approccio didattico appropriato e l’uso di un linguaggio adeguato ad ogni fascia d’età per ricordare l'importanza di valorizzare le differenze individuali all’insegna dello spirito inclusivo: hanno riflettuto sull'importanza dell'unicità di ognuno e sulla ricchezza che viene da ogni persona che si incontra nel percorso di vita.

Nella Scuola dell’Infanzia i bambini hanno conosciuto Elmer, l’elefante variopinto di David McKee. In un mondo di elefanti grigi, Elmer è “diverso”, ma non per questo meno interessante, meno simpatico, meno “speciale” degli altri. La lettura è stata seguita da laboratori creativi e conversazioni guidate dalle insegnanti per celebrare il rispetto per ogni persona, valorizzando ciò che di bello ognuno porta dentro di sé.

A seguito di momenti di riflessione, l’ascolto di storie illustrate (Martino piccolo lupo - Lo specchio di Lorenzo - Piccolo principe di G. Bruno – Il topo e la giraffa – La cosa più importante – Io sento vedo percepisco in modo diverso - Elmer, l’elefante variopinto) e poesie, iniziative laboratoriali, la visione di video, attività pratiche, i bambini della Scuola Primaria hanno lavorato nello spirito della condivisione e della inclusività per realizzare un grande albero diventato blu con delle coccarde con il messaggio “Ogni bambino è speciale” a rappresentare l’unione di tutti per aiutare chi è in difficoltà. Le stesse si ritrovano sui grembiuli di tutti i bambini frequentanti la scuola primaria.

Gli educatori dell’Assistenza Specialistica hanno dato vita al progetto “INSIEME SI PUO’... NELLE OLIMPIATTIVI” per evidenziare il ruolo dello sport nel contesto scolastico per una crescita equilibrata, quale strumento non solo di inclusione e di coesione sociale, ma come momento in cui si gettano le basi del lavoro di squadra, della conoscenza di se stessi e dell’altro con i propri punti di forza e la propria bellezza. In accordo con le insegnanti di sostegno e le insegnanti curricolari, è stata proposta la visione di filmati e altro materiale relativo al mondo della disabilità nello sport e sono stati organizzati giochi motori per rafforzare la cooperazione e la collaborazione tra gli alunni della classe, il tutto seguito da discussioni per condividere sensazioni ed emozioni. Attraverso questo percorso è stata favorita la qualità dell’inclusione scolastica e sociale per tutti i bambini in difficoltà, insegnando l’importanza dell’essere parte di una comunità, in cui si impara ad accogliere e a rispettare l’altro, ponendo le basi per una società di pari opportunità.

La Scuola Secondaria di primo Grado ha svolto un’attività di sensibilizzazione coinvolgendo gli alunni nella realizzazione di un contest fotografico. Agli alunni è stato mostrato un power point esplicativo sull’autismo in cui è stato posto l’accento su tre aspetti tipici dell’autismo: la ripetizione di gesti o parole, l’attenzione per il particolare e la percezione diversa della realtà. E’ stato poi chiesto ai ragazzi di affidarsi alla propria creatività e alla propria empatia per fotografare nell’ambiente circostante qualunque elemento evocasse questi tre aspetti. La ripetitività è alla base del nostro essere, tutto ciò che noi apprendiamo è frutto delle ripetizioni. Nelle persone interessate dalla sindrome dello spettro autistico la ripetitività assume le forme della stereotipia, ossia la ripetizione di una sequenza invariata e costante di uno o più comportamenti. Spingere gli alunni a guardarsi intorno e a cogliere gli elementi ripetitivi che li circondano, è stato un modo per far sì che un eventuale sfarfallio delle mani o il dondolio di un corpo possano non più essere considerati comportamenti bizzarri, ma funzionali per un compagno interessato dall’autismo. Allo stesso modo spingere gli alunni a guardare il mondo esterno, prestando più attenzione ai dettagli, ha avuto lo scopo di far capire ai ragazzi che, durante una conversazione, per esempio, uno sguardo sfuggente non è sintomo di disinteresse, ma è necessità di non perdersi nei mille dettagli del volto per prestare attenzione solo alle parole. Capire che a volte ci si sente come in un mondo capovolto, oppure come dietro ad un vetro appannato, è il primo passo per avvicinare gli alunni a quel labirinto di velate sensazioni e di emozioni a volte taciute, a volte urlate. Armati di cellulare i nostri ragazzi hanno dovuto interpretare questi aspetti con la propria sensibilità e creatività. La partecipazione all’attività è stata considerevole anche per l’uso di uno strumento, il cellulare e di un mezzo di comunicazione, la fotografia, a cui i giovani sono avvezzi. Le foto vincitrici sono state poi raccolte in un breve video mostrato in tutte le classi partecipanti all’attività e che pubblichiamo in allegato.

Di seguito sono riportati i link di video riepilogativi delle attività svolte all’interno delle singole classi dell’Istituto:
Scuola infanzia e primaria: https://video.link/w/Npnv_4JlCgA#
Scuola secondaria di primo grado: https://video.link/w/vl6447fdf94b29d#

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